Diplomacy 2011 – Festival della diplomazia Firenze-Roma 7-14 ottobre

Il blog del Festival della diplomazia

Cooperazione Internazionale per il patrimonio archeologico, scoperte e conservazione

Cooperazione Internazionale per il patrimonio archeologico, scoperte e conservazione 

Mercoledì 12 ottobre 2011 ore 9 – 13
Sala da definire 

In principio fu Londra. Nella capitale britannica, anno domini 1969, venne infatti stipulata tra gli Stati Membri del consiglio d’Europa, la Convenzione Internazionale Europea per la protezione del patrimonio archeologico. Questa doveva servire per tracciare le linee guida di una collaborazione tra i vari paesi del Vecchio Continente per la salvaguardia delle opere artistiche del passato: i firmatari si sarebbero impegnati, tra le altre cose, nel proteggere le zone di interesse archeologico, nella lotta contro gli scavi clandestini e nel favorire la circolazione dei pezzi di valore scientifico. Vennero inoltre fornite, nel documento, precise indicazioni da rispettare per garantire la riuscita dell’impresa.

Alla base della scelta vi era la consapevolezza “che la responsabilità morale della protezione del patrimonio archeologico europeo, prima fonte della storia d’Europa, seriamente minacciato di distruzione, pur rientrando in primo luogo fra i doveri dello Stato interessato, incombe comunque sull’insieme degli Stati europei.”

La suddetta base di partenza fu poi limata, rivista e allargata (sia nei contenuti che nei partecipanti) nel 1992 a La Valletta, con un maggiore accento posto sullo scambio di esperienze e di esperti del settore tra i diversi paesi.

Uno sguardo lungimirante che, già 40 anni fa, poneva l’accento sull’importanza di una responsabilità comunitaria e internazionale su tutte le opere di valore storico e culturale del territorio europeo (ed, in generale, mondiale), indipendentemente dallo Stato di appartenenza.

Oggi, in un momento in cui l’Europa nella sua veste unitaria tende a voler emergere con maggior forza come potenza globale, non si può dimenticare l’importanza che l’archeologia assume all’interno del sistema diplomatico: il convegno “Cooperazione Internazionale per il patrimonio archeologico, scoperte e conservazione ” mira a studiare i meccanismi che ci siano dietro tutto questo, attraverso le analisi dei protagonisti e delle istituzioni che si prodigano per la salvaguardia del patrimonio attraverso la collaborazione planetaria.

Organizzazioni internazionali come l’Unesco rafforzano, attraverso svariate iniziative come quella del “Patrimonio dell’Umanità” che mira all’intatto mantenimento di siti di rilevante interesse culturale o naturale, l’idea di una appartenenza globale delle opere d’arte, che va (idealmente) aldilà della giurisdizione di ogni singolo stato.

Ecco che, in un contesto come questo, la Diplomazia diventa fondamentale per la riuscita di tutti gli obiettivi sopracitati: soltanto con uno sforzo collettivo verso la stessa direzione si potrà valorizzare al massimo il prodotto storico del genio umano.

L’esperienza internazionale è estremamente interessante anche se si guarda al connubio tra scavi archeologici e socializzazione: in maniera sempre maggiore vengono stipulate infatti convenzioni tra le Università europee per lo scambio territoriale di studenti laureandi che avranno il compito di analizzare siti in nazioni differenti da quella di provenienza.

Così facendo si vengono a creare veri e propri team multiculturali formati da ragazzi di diverse nazionalità che offrono ognuno la propria esperienza in un settore fondamentale come quello artistico, trovandosi ad affrontare un eccezionale percorso di crescita che non sarebbe stato possibile rimanendo nel paese di nascita, e, nello stesso tempo, si immergono in maniera pratica nella realtà europea ed extra-europea.

La crescita dei giovani archeologi, le pratiche di scavo internazionale, i successi di spedizioni composte da studiosi di varie nazionalità: tutto questo sarà trattato nel convegno con esperti del tema. Affinchè la parola Archeologia possa, al giorno d’oggi, far finalmente rima anche con Diplomazia.

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