Diplomacy 2011 – Festival della diplomazia Firenze-Roma 7-14 ottobre

Il blog del Festival della diplomazia

Diplomazia Economica: l’Italia nei mercati internazionali

Diplomazia Economica: l’Italia nei mercati internazionali

Martedi 11 Ottobre ore 9-13 – Roma  
Tempio di Adriano

Chiamatela, se volete, “pubblic diplomacy”. Il termine, coniato dal Times nel lontano 1865 e riadattato in chiave moderna nel 1965 da Edmund Gullion, indica oggi un modo di fare diplomazia che mira ad influenzare i cittadini di paesi stranieri, attraverso azioni che propongano il proprio modello culturale e politico oltre i confini nazionali.

Per “influenzare” si vuole intendere la capacità di modificare le opinioni  o, secondo una concezione più soft, semplicemente la possibilità di mostrare i propri successi.

L’Italia ha, nella sua veste di potenza europea e mondiale, se non il diritto di arrivare alla piena influenza della politica estera internazionale, quantomeno il dovere di mettersi in mostra per far sentire la propria voce al di fuori del contesto nazionale.

Ecco che quindi diventa necessario capire i meccanismi che sono dietro alla creazione della vetrina italiana nei confronti dei paesi stranieri: come è visto il Belpaese dall’Europa e dal resto del mondo? Cosa si riesce ad esportare in termini di prestigio ed economia al di fuori dello stivale? Ma soprattutto: come funziona e come si presenta il brand Italia?

Le risposte a tutte queste domande verranno fuori dal convegno “Diplomazia Economica: l’Italia: nei Mercati Internazionali”, che cercherà di mostrare in che modo il Belpaese si relaziona e si confronta con gli altri paesi, principalmente dal punto di vista economico e commerciale.

Alla conferenza parteciperanno infatti alcuni dei maggiori attori del panorama finanziario italiano e internazionale, tra cui la SACE, l’Istituto nazionale per il Commercio Estero, la Confindustria e la SIMEST.

Si tende spesso a ridurre la visibilità della cultura italiana all’estero tralasciando aspetti fondamentali come l’economia e le imprese, legati a doppio filo con la politica internazionale e il concetto di diplomazia. Un paese moderno deve mirare non soltanto a promulgare i propri prodotti enogastronomici o lifestyle, ma anche a diffondere il proprio “marchio” per attirare investimenti e aprire nuovi mercati in paesi stranieri. Tutto questo può essere reso possibile anche dalla costruzione di una catena di contatti istituzionali che permettono l’importazione nel contesto internazionale delle imprese e dei prodotti del “Made in Italy”.

In un momento di difficoltà economica, dove la competitività delle merci italiane si trova in grande pericolo di fronte alla recessione, le opportunità di crescita del nostro Paese passano anche per la credibilità e la visibilità che esso riuscirà ad ottenere all’estero, dove le strategie di marketing unite al confronto politico potrebbero fornire la chiave per aprire porte che conducono a mondi e mercati finora inesplorati.

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