Diplomacy 2011 – Festival della diplomazia Firenze-Roma 7-14 ottobre

Il blog del Festival della diplomazia

La politica della verità: uso e abuso di intelligence

La politica della verità: uso e abuso di intelligence

Mercoledì 12 Ottobre ore 16.30 – Roma
Facoltà di Scienze Politiche – Terza Università di Roma

La verità spesso non è ciò che appare. Siamo abituati, in un mondo dominato dai mass media, a ritenere attendibile tutto quello che vediamo in televisione, troppo spesso considerata, a torto o ragione, fonte di verità assoluta.

La tendenza del cittadino ad accettare, passivamente e senza alcun approfondimento, ciò che vede su uno schermo come reale, può essere utilizzata dai governi di alcuni dei principali paesi mondiali per modificare a proprio piacimento fatti e informazioni su questioni spinose e di difficile gestione, alterando la percezione dell’opinione pubblica.

Celebre negli ultimi anni l’esempio del discusso attacco americano all’Iraq, giustificato dal presunto possesso di armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein.

L’operazione portò ad una guerra lunga e dispendiosa, tutt’oggi ancora non conclusa definitivamente, che difficilmente sarebbe stata accettata dalla popolazione statunitense senza una valida spinta come quella della motivata lotta al terrorismo e a individui (in questo caso il dittatore iraqeno) in grado di minare la sicurezza nazionale grazie al possesso di ordigni nucleari.

Questi ultimi non furono però mai trovati e, a qualche anno di distanza dall’offensiva, anche la Casa Bianca ammise che non ve ne era traccia sul territorio iraqeno.

Nonostante tutto questo, per molti mesi i cittadini sono stati bombardati da messaggi che facevano presagire l’esistenza di potenti armi in quello che venne definito come uno dei paesi facenti parte del Male.

Questo è uno dei casi che, a conti fatti, ci porta a parlare di abuso di intelligence: la strategia di manipolazione, diretta o indiretta, delle informazioni che sono alla base di una decisione in ambito militare e di sicurezza nazionale.

La domanda che viene istintiva porsi è se la diplomazia può accettare iniziative del genere o deve cercare di contrastarle.

Di sicuro c’è che la diplomazia queste iniziative deve capirle: “La politica della verità: uso e abuso di intelligence” intende chiarire questi processi, andando a scavare dentro i meandri delle politiche informative governative per comprendere cosa si celi dietro le decisioni come quella dell’offensiva in Iraq, per conoscere quali siano gli interessi che muovano queste trame.

Per offrire maggiori spunti di riflessione verrà proiettato, nell’ambito del convegno, il film Fair Game, uscito nel 2010 che annovera tra gli attori Sean Penn e Naomi Watts.

Il lungometraggio racconta la storia vera di Valerie Plame, agente sotto copertura della Cia, che, insieme al marito, si oppose alla decisione degli Usa di invadere l’Iraq perché consapevole dell’inesistenza delle prove riguardo la presenza delle armi di distruzione di massa; la Plame criticò inoltre aspramente la manipolazione dell’informazione messa in atto dall’amministrazione Bush. Il film si snoda lungo questa direttrice principale, raccontando anche di come la Plame e suo marito subirono ritorsioni da parte del governo per il loro tentativo di svelare la verità. Frammenti utili per una comprensione più dettagliata di una realtà ancora troppo oscura per i non addetti ai lavori.

 

 

 

 

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